Sindrome di Horner
L’occhio, come tutto il resto dell’organismo, oltre ad avere una innervazione motoria e una sensoriale, è innervato dal sistema nervoso autonomo. Questo sistema regola tutte le grandi funzioni organiche (frequenza e gittata cardiaca, vasocostrizione e vasodilatazione, sudorazione, motilità gastroenterica e moltissime altre) tramite due innervazioni distinte, quella simpatica e quella parasimpatica, che hanno in genere funzioni opposte.
A livello oculare il nervo che porta la componente simpatica (quella che prevale in condizioni di stress e che determina un aumento della fessura palpebrale e del diametro della pupilla) fa un percorso lunghissimo: parte dall’encefalo, corre lungo la colonna vertebrale cervicale fino al torace, ripercorre il collo, passa dietro l’orecchio medio, entra nell’orbita e poi nell’occhio. Tutte le patologie che si possono verificare nei settori interessati da questo percorso (infiammazioni, neoplasie ecc), ma in modo particolare le otiti, possono coinvolgere anche il nervo e lesionarlo, determinando una prevalenza della componente parasimpatica.
I SINTOMI
Enoftalmo, procidenza della terza palpebra lieve ptosi della palpebra superiore (l’occhio appare più piccolo) miosi
Alcune alterazioni ormonali (ipotiroidismo, diabete) possono facilitare la comparsa di questa sindrome.
La diagnosi eziologica è di competenza del neurologo.