Glossario
Struttura del bulbo oculare
A
AFACHICO occhio privo di cristallino o di lente artificiale.
AGOASPIRATO prelievo di una piccola quantità di cellule tramite ago infissione. In genere viene effettuato su masse di varia origine per effettuarne un esame citologico.
ANGOLO IRIDO-CORNEALE struttura tra sclera e cornea deputata al drenaggio dell’umor acqueo.
ANTICORPI proteine circolanti nel sangue o residenti nei tessuti, deputate alla neutralizzazione degli agenti patogeni (virus, batteri, funghi, protozoi).
ANTIGENI proteine che si trovano sulla superficie di tutte le cellule, patogeni compresi. Esse segnalano al sistema immunitario l’appartenenza o l’estraneità di quella determinata cellula all’organismo.
B
BATTERIO organismo unicellulare dotato di strutture complesse che lo rendono adatto a sopravvivere nell’ambiente anche in condizioni estreme. Molti causano malattie negli altri organismi (batteri patogeni), ma la maggior parte non sono dannosi, anzi, sono responsabili dei processi di trasformazione della materia organica utili anche all’uomo. Le malattie causate dai batteri patogeni si curano con gli antibiotici.
BIOPSIA frammento di tessuto prelevato con varie tecniche per essere sottoposto a esame istologico.
BLEFARITE infiammazione delle palpebre.
BLEFAROSPASMO occhio chiuso e strizzato per il dolore.
BRACHICEFALI razze di cani o di gatti a muso corto e schiacciato, spesso questa conformazione è associata a orbite poco profonde e occhi sporgenti.
BUFTALMO occhio aumentato di volume.
C
CAMERA ANTERIORE spazio interno dell’occhio situato tra la cornea, l’iride e la lente.
CAPSULA membrana che delimita una struttura.
CATARATTA opacità parziale o totale della lente.
CELLULE sono i mattoni del nostro organismo. Sono formate da un nucleo, costituito da DNA, circondato da citoplasma, sede dei processi metabolici della cellula stessa. Il citoplasma è delimitato dalla membrana cellulare.
CENTESI prelievo di una certa quantità di liquido da una cavità, in particolare l’acqueocentesi è il prelievo di umor acqueo e viene fatto con un ago molto sottile.
CHERATITE infiammazione della cornea.
CHERATECTOMIA asportazione di una porzione più o meno spessa di cornea (cheratectomia lamellare) o a tutto spessore (cheratectomia totale).
CHERRY EYE prolasso della ghiandola della terza palpebra.
CIGLIA ECTOPICHE ciglia che crescono in sedi aberranti, in genere nella congiuntiva palpebrale determinando piccole erosioni corneali. Vanno asportate chirurgicamente.
CLAMIDIOSI malattia infettiva del gatto causata da Chlamydophila felis. Questo batterio determina congiuntivite e infiammazione delle prime vie respiratorie. Non è contagiosa per l’uomo.
COLLAGENASI enzimi che sciolgono il collagene, costituente di molti tessuti, tra cui lo stroma della cornea. Sono prodotte dai batteri e, in alcune condizioni, dalla cornea stessa. Causano rapidissimi aggravamenti di alcuni tipi di ulcere corneali, dette appunto collagenasiche.
CONGENITO presente fin dalla nascita. NON E’ SINONIMO DI GENETICO.
CONGIUNTIVA sottile tessuto roseo che riveste l’interno delle palpebre e parte della sclera.
CONGIUNTIVITE infiammazione della congiuntiva.
CORIORETINITE infiammazione degli strati più interni dell’occhio.
CORNEA tessuto trasparente che costituisce la parete anteriore dell’occhio. E’ formata da uno strato superficiale (epitelio), una parte centrale (stroma) e uno strato interno (endotelio).
CORPI CILIARI strutture situate dietro l’iride deputate alla produzione dell’umor acqueo.
A essi è ancorata la lente tramite dei legamenti (Zonula di Zinn).
COROIDE parte posteriore dell’uvea.
CRISTALLINO o lente formazione lenticolare ancorata all’equatore dell’occhio. E’ formata da fibre proteiche le cui caratteristiche più importanti sono la trasparenza e l’elasticità. La lente può assottigliarsi o ispessirsi per l’azione che il muscolo ciliare esercita sulla Zonula di Zinn, consentendo la messa a fuoco sulla retina di oggetti lontani e vicini. Si distingue un nucleo, una corticale e una capsula.
D
DEBRIDMENT CORNEALE pulizia chirurgica superficiale della cornea.
DISTICHIE ciglia che fuoriescono dalle aperture delle ghiandole di Meibonio, sul margine delle palpebre.
DOLICOCEFALI razze di cani a muso lungo.
E
ECTROPION palpebra inferiore eccessivamente aperta, fino a renderne visibile la congiuntiva, in genere perché troppo lunga.
EDEMA CORNEALE condizione che si verifica quando la cornea si imbibisce di acqua, diventando spessa, opaca (celeste) e facilmente deteriorabile.
ELETTROFORESI delle proteine del sangue: esame che permette di valutare le quantità e le percentuali delle varie proteine del sangue. E’ di grande ausilio per la diagnosi di malattie come la leishmaniosi e le malattie da zecche nel cane e la peritonite infettiva nel gatto.
ELETTRORETINOGRAFIA esame che permette di valutare la funzionalità della retina. Si registra con degli elettrodi la risposta della retina stimolata con flash luminosi.
EMOCROMO esame del sangue che fornisce informazioni circa il numero e le caratteristiche delle cellule presenti nel sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine)
EMOVITREO presenza di sangue nel vitreo.
ENDOFTALMITE gravissima infiammazione dell’interno dell’occhio.
ENOFTALMO occhio posizionato più profondamente del normale per azione del muscolo retrattore del bulbo. Questa condizione si verifica molto frequentemente in caso di dolore superficiale o profondo dell’occhio stesso o in caso di problemi neurologici (Sindrome di Horner).
ENTROPION palpebra parzialmente o totalmente arrotolata verso la cornea.
ENUCLEAZIONE asportazione chirurgica del globo oculare.
EPIFORA lacrimazione eccessiva.
ERITROCITI o globuli rossi cellule rosse del sangue. Sono deputate al trasporto dell’ossigeno che avviene tramite il legame coll’emoglobina.
EPIFORA eccessiva lacrimazione.
EHRLICHIOSI malattia trasmessa da zecche. I sintomi sono multiformi: i principali sono febbre, dimagramento, anemia, emorragie, dolori muscolari, grave infiammazione oculare.
EROSIONE mancanza superficiale di tessuto.
ESAME CITOLOGICO esame su piccole quantità di cellule prelevate dal tessuto che si vuole esaminare. Le cellule vengono colorate e guardate al microscopio. I referti vengono dati in genere nel giro di 24/48 ore.
ESAME ISTOLOGICO esame microscopico di un frammento di tessuto prelevato tramite biopsia o escissione totale. In questo esame non si apprezza solo la morfologia delle cellule, ma anche l’architettura del tessuto stesso. Per avere i risultati occorrono in genere almeno dieci giorni.
ESOFTALMO occhio sporgente.
ESSUDATO materiale infiammatorio.
EZIOLOGIA causa.
F
FACOEMULSIFICAZIONE tecnica di estrazione chirurgica della cataratta tramite la rottura della lente per mezzo degli ultrasuoni e aspirazione dei frammenti ottenuti.
FELV o LEUCEMIA FELINA malattia virale del gatto che si trasmette tramite la saliva e le feci.
Determina l’insorgenza di tumori disseminati. Può interessare anche gli occhi.
FIBRINA proteina del sangue che partecipa alla formazione del coagulo. In caso di grave infiammazione può fuoriuscire dai vasi formando un accumulo di essudato solido e organizzato, il cui riassorbimento può risultare difficoltoso.
FILARIOSI malattia determinata da un parassita vermiforme, la dirofilaria, che colonizza il cuore o il tessuto sottocutaneo. Viene trasmessa dalle zanzare ed è presente su buona parte del territorio italiano. Fortunatamente sono disponibili ormai da molto tempo farmaci per impedire l’infestazione del cane (profilassi).
FIV o IMMUNODEFICIENZA FELINA malattia virale del gatto. Si trasmette col morso. Determina un progressivo indebolimento del sistema immunitario dell’animale predisponendolo ad altre malattie infettive.
FLAP CONGIUNTIVALE piccola striscia di tessuto congiuntivale posizionata chirurgicamente sulla cornea per favorirne la cicatrizzazione in caso di ulcera profonda.
FONDO OCULARE parte posteriore dell’occhio esplorabile coll’oftalmoscopio. Ne fa parte la retina, la coroide e il nervo ottico.
G
GENETICO che è legato a una trasmissione ereditaria, si può manifestare alla nascita o nel corso della vita.
GLAUCOMA aumento della pressione oculare.
GONIOSCOPIA esame dell’angolo irido-corneale tramite particolari tipi di lenti.
GRAFT CONGIUNTIVALE vedi flap congiuntivale.
GRANULOMA massa di tessuto infiammatorio.
H
HERPESVIROSI malattia virale molto frequente nel gatto, più rara nel cane e nel cavallo.
Il virus è specie specifico, per cui un gatto malato non può contagiare un cane e viceversa. Nel cane la malattia risulta pericolosa solo quando viene contratta durante la gravidanza, situazione nella quale si possono verificare aborti o la nascita di cuccioli poco vitali. Nel gatto la malattia si manifesta con congiuntivite, cheratite, sintomi respiratori, febbre. I sintomi possono essere molto gravi nei gattini piccoli. Nel gatto adulto spesso è subclinica, con periodi di recrudescenza in caso di momentaneo abbassamento delle difese immunitarie.
I
IDIOPATICO malattia che insorge spontaneamente, non provocata da agenti esterni o non conseguente ad altre patologie.
IFEMA presenza di sangue nell’umor acqueo.
IMMUNOMODULOTORI o IMMUNOSOPPRESSORI farmaci che deprimono il sistema immunitario.
IOL lente intraoculale artificiale. Viene introdotta al termine dell’intervento di cataratta.
IOP pressione endoculare.
IPERTENSIONE SISTEMICA aumento della pressione arteriosa del sangue.
IRIDE parte anteriore dell’uvea: è la parte che dà il “colore” all’occhio (marrone, azzurro, verde)
K
KCS cheratocongiuntivite secca. Infiammazione della cornea e della congiuntiva causata da insufficiente lacrimazione.
L
LAMPADA A FESSURA strumento per esplorare la cornea la camera anteriore, l’iride e la lente.
LEISHMANIOSI malattia che colpisce il cane, l’uomo e raramente il gatto. E’ trasmessa dai pappataci (o flebotomi, insetti simili a piccole zanzare) specialmente durante la stagione estiva. E’ endemica in tutto il centro e sud Italia e nelle isole. In genere si ammalano i cani giovani e di mezza età. I sintomi sono molto variabili: dimagramento, scarsa resistenza, linfonodi ingrossati, anemia, ulcere al tartufo e ai piedi, perdita di sangue dal naso, insufficienza renale, forfora cutanea, perdita di pelo, crescita esagerata delle unghie, uveite). La gravità dei sintomi e la risposta alla terapia dipendono dalla qualità della risposta immunitaria dell’animale. La prevenzione si basa soprattutto sulla protezione degli animali dalle punture dei pappataci, tenendoli al chiuso nelle ore serali e notturne e somministrando loro repellenti in modo continuativo durante tutto il periodo estivo. Dalla primavera del 2012 anche in Italia è disponibile un vaccino.
LEUCOCITI o globuli bianchi cellule del sangue deputate alla difesa dell’organismo. Si dividono in linfociti, granulociti (neutrofili, basofili, eosinofili) e monociti.
LEUCOMA cicatrice corneale bianca.
LUSSAZIONE spostamento di un organo dalla sua sede.
M
MACROBLEFARON apertura palpebrale più grande della norma.
MALATTIA IMMUNOMEDIATA o autoimmune malattia che si verifica per un errore del sistema immunitario. Esso si scatena contro i tessuti del proprio organismo causando infiammazioni molto gravi e difficilmente controllabili.
MEMBRANA AMNIOTICA fa parte della placenta. In campo veterinario viene prelevata dalla placenta di cavallo e conservata congelata o in glicerina. E’ un valido aiuto nella ricostruzione della superficie della cornea.
MEMBRANA NITTITANTE o terza palpebra lembo triangolare di tessuto congiuntivale con scheletro cartilagineo che si inserisce nell’angolo nasale dell’occhio. Viene estroflessa quando, per un riflesso involontario, l’animale tira indietro l’occhio tramite il muscolo retrattore del bulbo. In questo modo contribuisce alla protezione dell’occhio stesso. Presenta al suo apice una importante ghiandola lacrimale.
METASTASI focolaio (settico o tumorale) satellite di un focolaio principale presente in un altro organo.
MICROFTALMIA occhio più piccolo del normale. E’ una patologia spesso di origine ereditaria e associata ad altre anomalie del bulbo (cataratta, persistenza di strutture embrionali ecc).
MICROFACHIA lente più piccola della norma.
MIDRIASI condizione nella quale la pupilla è larga.
MIOSI condizione nella quale la pupilla è stretta.
MUSCOLI EXTRAOCULARI muscoli che servono ai movimenti dell’occhio.
N
NECROSI morte di un tessuto.
NEUROLOGICO che riguarda il sistema nervoso.
NIGRUM sinonimo di sequestro corneale.
O
OFTALMOSCOPIO strumento per esplorare il fondo oculare.
ORBITA cavità che accoglie l’occhio.
ORGANI (cuore, occhio, stomaco, cervello ecc) sono formati da vari tessuti e insieme formano l’organismo.
P
PCR tecnica di laboratorio con la quale si riesce a evidenziare, in un determinato tessuto o liquido organico, il materiale genetico di un agente patogeno.
PANOFTALMITE gravissima infiammazione di tutto l’occhio, comprese le sue strutture esterne.
PATOLOGIA malattia, anomalia.
PERITONITE INFETTIVA gravissima malattia del gatto. Colpisce i soggetti molto giovani con una mortalità del 100%. Se ne conosce una forma umida con raccolta di essudato in cavità peritoneale e pleurica e una forma secca con sintomi neurologici e oculari. La malattia è data dalla mutazione di un coronavirus intestinale. E’ molto difficile ottenere una diagnosi certa in quanto una positività del titolo anticorpale o della PCR indica semplicemente la presenza di un coronavirus, senza specificare se sia o meno quello mutato.
PIGMENTO materiale contenuto nelle cellule o al di fuori di esse. Imprime una colorazione bruna o nera al tessuto.
PRIMARIO o primitivo sinonimo di idiopatico.
PROCIDENZA DELLA TERZA PALPEBRA condizione che si verifica quando la terza palpebra ricopre in parte o tutto l’occhio.
PROLASSO fuoriuscita di un tessuto.
PROPTOSI DEL BULBO occhio che fuoriesce dall’orbita, in genere per un grave trauma. Richiede un intervento immediato del veterinario.
PROTIDOGRAMMA sinonimo di elettroforesi.
PROTOZOI organismi unicellulari responsabili in genere di malattie molto gravi e generalizzate come la Leishmaniosi, la Toxoplasmosi, la Babesiosi ecc.
PSEUDOPTERIGIO fusione di una parte di congiuntiva alla superficie corneale.
PUPILLA foro al centro dell’iride: ha forma diversa a seconda delle specie (ovale nel CAVALLO, rotonda nel CANE, a fessura nel GATTO)
R
RETINA tessuto che riveste l’interno dell’occhio. Essa è deputata alla trasformazione degli stimoli luminosi in impulsi nervosi.
RICKETZIOSI malattia del cane con sintomatologia simile alla erlichiosi.
S
SARD improvvisa cecità retinica acquisita.
SCLERA tessuto bianco, denso, che costituisce la parete dell’occhio tranne nella sua parte anteriore.
SCLEROSI NUCLEARE progressivo indurimento del nucleo del cristallino. E’ un processo fisiologico dovuto all’invecchiamento e determina, nell’essere umano, difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti vicini (presbiopia).
SECONDARIO processo patologico la cui causa risiede in un altra malattia.
SEQUESTRO CORNEALE placca scura di tessuto necrotico a livello della cornea. Si verifica quasi esclusivamente nei gatti.
SINECHIA aderenza patologica dell’iride alla lente (sinechia posteriore) o alla cornea (sinechia anteriore). E’ una conseguenza frequente rispettivamente nelle uveiti e nelle perforazioni corneali.
SIMBLEFARO adesione della congiuntiva palpebrale a quella bulbare o a quella della terza palpebra.
STRABISMO occhio deviato.
T
TAPETUM LUCIDUM speciale struttura della coroide dei mammiferi domestici. Serve per riflettere la luce che entra nell’occhio, aumentando così la capacità di vedere al buio.
TESSUTO è formato da cellule e matrice extracellulare.
TISI del bulbo: occhio notevolmente diminuito di volume e privo di funzionalità. E’ la conseguenza di un processo infiammatorio violento.
TITOLAZIONE o TITOLO ANTICORPALE determinazione quantitativa di determinati anticorpi presenti nel sangue.
TOXOPLASMOSI malattia protozoaria che colpisce molti mammiferi, anche l’essere umano. Il parassita ha un ciclo intestinale nel gatto, durante il quale la femmina depone delle uova che vengono disseminate nell’ambiente insieme alle feci. Gli erbivori si infettano mangiando alimenti così contaminati. Il parassita si distribuisce in tutto l’organismo. I carnivori, uomo e gatto compresi, si infettano mangiando le carni degli animali malati. Spesso la malattia è silente (asintomatica). Altre volte l’animale infetto può manifestare sintomi neurologici o oculari (uveite). E’ curabile con antibiotici specifici.
TRICHIASI peli delle zone vicine all’occhio (ad esempio delle pieghe nasali) che sfregano sulla cornea per un difetto di conformazione del muso.
TROMBOCITI o piastrine piccole cellule del sangue che contribuiscono alla formazione del coagulo.
U
ULCERA CORNEALE lesione più o meno profonda della cornea.
UMOR ACQUEO liquido trasparente contenuto nella camera anteriore dell’occhio.
UVEA tessuto ricco di vasi situato tra la sclera e la retina.
UVEITE infiammazione dell’uvea.
V
VIRUS organismo più piccolo e più semplice di una cellula. I virus sono parassiti intracellulari obbligati in quanto hanno la necessità di sfruttare le strutture delle cellule che infettano per moltiplicarsi. Molte malattie causate dai virus possono essere prevenute colle vaccinazioni. Le infezioni virali non rispondono ai trattamenti antibiotici.
VITREO tessuto gelatinoso e trasparente situato tra la lente e la retina.
Z
ZOONOSI malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo.